Di Omero abbiamo poche e incerte notizie. Secondo alcuni autori sarebbe vissuto non molto tempo dopo la guerra di Troia (XII-XI secolo a.C.) ma se vogliamo avvicinarci alla realtà dobbiamo credere a Erodoto, un famoso storico greco antico, secondo il quale Omero sarebbe vissuto nel IX secolo a.C. Molti altri storici antichi e moderni sono concordi invece nel collocale la vita di Omero intorno alla metà dell’VIII secolo a.C. Anche sulla sua vita sappiamo poco.
Si racconta che un ricco mercante di nome Mentore di Leucade avesse portato con sé il piccolo Omero durante i suoi viaggi. Colpito da una malattia agli occhi e divenuto cieco, Omero viaggiò, molto e continuò a girare per le corti, raccontando le sue meravigliose storie fino alla morte, avvenuta forse a Chio, un’isola del mar Egeo.
Il suo nome, probabilmente greco, è stato oggetto sin dall’antichità di varie spiegazioni paretimologiche:
- ὁ μὴ ὁρῶν (ho mè horôn) “colui che non vede” (la tradizione infatti, come abbiamo detto prima, lo vuole cieco);
- ὅμηρος (hómēros) “l’ostaggio”, “pegno”, ma anche “il cieco” (come “persona che si accompagna a qualcuno”, da ὁμοῦ ἔρχομαι (homû érchomai), “vado insieme”);
- ὀμηρεῖν (“omērêin”) “incontrarsi”; vi erano infatti delle piccole riunioni, definibili anche assemblee, nei gruppi di “Omerìdi” che narravano quei canti che in seguito sarebbero stati i costituenti dei poemi più famosi dell’età greca arcaica.
Sette città si contendevano la sua nascita: Smirne, Chio, Colofone, Itaca, Pilo, Argo e Atene. Chio aveva un culto speciale per Omero: vi fu fondata una scuola di rapsodi noti come «Ome-ridi» (discendenti di Omero).
Occorre poi notare che la lingua adoperata nei poemi è un dialetto ionico frammisto di vocaboli eolici: considerando questo indizio linguistico, la città di Omero potrebbe allora essere Smirne, città prima eolica, poi ionica; oppure, per lo stesso motivo, Colofone.
La questione omerica
Per molti secoli si è creduto che Omero avesse composto l’Iliade e l’Odissea, ma poi, del II secolo a.C., alcuni studiosi cominciarono a notare molte differenze e incongruenze tra i due poemi, come se non fossero stati scritti dalla stessa persona. Da allora si è posta la questione se Omero possa essere l’autore di entrambi i poemi, di uno solo dei due o nessuno dei due, e se l’Iliade e l’Odissea fossero un unico cantore o un insieme di cantori scritti nel corso di due secoli.
I problemi che hanno portato gli studiosi a dubitare che Omero sia l’autore di entrambi i poemi sono in base al contenuto, allo stile e ai valori.
La soluzione proposta dagli antichi è che Omero abbia composto l’Iliade da giovane e l’Odissea da vecchio. Si spiegherebbero così le differenze stilistiche e la diversa scelta dei temi.
L’opinione più diffusa tra gli studiosi oggi è che Odissea e Iliade siano opera dello stesso autore che ha elaborato in forma poeticale leggende fiorite intorno alla guerra di Troia.
Queste leggende venivano tramandate oralmente e questo spiega il perchè delle differenze stilistiche nel testo poetico. Pensa infatti a quando si racconta una fiaba o una favola: gli elementi non gli stessi ma le parole cambiano sempre!
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