16 Luglio 2024

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Di Omero abbiamo poche e incerte notizie. Secondo alcuni autori sarebbe vissuto non molto tempo dopo la guerra di Troia (XII-XI secolo a.C.) ma se vogliamo avvicinarci alla realtà dobbiamo credere a Erodoto, un famoso storico greco antico, secondo il quale Omero sarebbe vissuto nel IX secolo a.C. Molti altri storici antichi e moderni sono concordi invece nel collocale la vita di Omero intorno alla metà dell’VIII secolo a.C. Anche sulla sua vita sappiamo poco.

Omero che girava per le strade a raccontare storie

Si racconta che un ricco mercante di nome Mentore di Leucade avesse portato con sé il piccolo Omero durante i suoi viaggi. Colpito da una malattia agli occhi e divenuto cieco, Omero viaggiò, molto e continuò a girare per le corti, raccontando le sue meravigliose storie fino alla morte, avvenuta forse a Chio, un’isola del mar Egeo.

Il suo nome, probabilmente greco, è stato oggetto sin dall’antichità di varie spiegazioni paretimologiche:

  1. ὁ μὴ ὁρῶν (ho mè horôn) “colui che non vede” (la tradizione infatti, come abbiamo detto prima, lo vuole cieco);
  2. ὅμηρος (hómēros) “l’ostaggio”, “pegno”, ma anche “il cieco” (come “persona che si accompagna a qualcuno”, da ὁμοῦ ἔρχομαι (homû érchomai), “vado insieme”);
  3. ὀμηρεῖν (“omērêin”) “incontrarsi”; vi erano infatti delle piccole riunioni, definibili anche assemblee, nei gruppi di “Omerìdi” che narravano quei canti che in seguito sarebbero stati i costituenti dei poemi più famosi dell’età greca arcaica.

Sette città si contendevano la sua nascita: Smirne, Chio, Colofone, Itaca, Pilo, Argo e Atene. Chio aveva un culto speciale per Omero: vi fu fondata una scuola di rapsodi noti come «Ome-ridi» (discendenti di Omero).

Occorre poi notare che la lingua adoperata nei poemi è un dialetto ionico frammisto di vocaboli eolici: considerando questo indizio linguistico, la città di Omero potrebbe allora essere Smirne, città prima eolica, poi ionica; oppure, per lo stesso motivo, Colofone.

La questione omerica

Per molti secoli si è creduto che Omero avesse composto l’Iliade e l’Odissea, ma poi, del II secolo a.C., alcuni studiosi cominciarono a notare molte differenze e incongruenze tra i due poemi, come se non fossero stati scritti dalla stessa persona. Da allora si è posta la questione se Omero possa essere l’autore di entrambi i poemi, di uno solo dei due o nessuno dei due, e se l’Iliade e l’Odissea fossero un unico cantore o un insieme di cantori scritti nel corso di due secoli.

I problemi che hanno portato gli studiosi a dubitare che Omero sia l’autore di entrambi i poemi sono in base al contenuto, allo stile e ai valori.

La soluzione proposta dagli antichi è che Omero abbia composto l’Iliade da giovane e l’Odissea da vecchio. Si spiegherebbero così le differenze stilistiche e la diversa scelta dei temi.

L’opinione più diffusa tra gli studiosi oggi è che Odissea e Iliade siano opera dello stesso autore che ha elaborato in forma poeticale leggende fiorite intorno alla guerra di Troia.

Queste leggende venivano tramandate oralmente e questo spiega il perchè delle differenze stilistiche nel testo poetico. Pensa infatti a quando si racconta una fiaba o una favola: gli elementi non gli stessi ma le parole cambiano sempre!