Thomas Jefferson nacque il 13 Aprile 1743 a Shadwell, in Virginia.
Era figlio di Peter Jefferson, un piantatore e uno geometra di successo, e di Jane Randolph, membro di una delle famiglie più illustri della Virginia. A soli quattordici anni rimase orfano del padre, ma ereditò un patrimonio considerevole di 5.000 acri e anche una casa a Shadwell.
All’età di 18 anni è già diplomato presso il college Williamsburg e subito intraprende la carriera di avvocato, per poi avvicinarsi al mondo della politica diventando parlamentare della Virginia nel 1769.
A quasi 29 anni, nel gennaio del 1772 sposa la sua unica moglie, Martha Wayles Skelton che purtroppo muore dieci anni dopo il loro matrimonio. Jefferson ebbe con Martha sei figli di cui solo due sopravvivranno fino all’età adulta.
Thomas Jefferson è noto anche per esser l’autore principale della “Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti”, una dichiarazione simbolica degli obiettivi della rivoluzione americana.
Lavora per quattro anni come ministro americano in Francia e subito dopo diventa segretario dello stato americano sotto l’allora presidente George Washington.
Nel 1796 decise di candidarsi per le elezioni alla presidenza, senza, però, ottenere il ruolo desiderato, ma diventa, dopotutto, vicepresidente sotto John Adams.
Dopo cinque anni, ce la fa: Thomas Jefferson è il terzo presidente degli Stati Uniti d’America. La sua presidenza conferisce all’America un periodo di stabilità, infatti, nonostante la guerra franco-inglese, Jefferson riesce a mantenere l’America fuori dai conflitti, ma cerca anche di promuovere un governo aperto e rappresentativo, si impegna per lasciare il diritto della libertà di parola e raddoppia le dimensioni degli Stati Uniti acquistando la Louisiana dalla Francia. Purtroppo emerge anche uno scandalo: si sospettava che lui avrebbe avuto una relazione con una delle sue serve, Sally Hemmings, o che addirittura avrebbe avuto con lei dei figli, ma non ci sono mai state delle prove reali. Jefferson ha dato un enorme contributo anche in campo religioso.Oggi Jefferson viene infatti ricordato come grande sostenitore di uno Stato laico; in questo contesto nel 1779 pubblica l’opera “Virginia Statute for Religious Freedom”. Membro della chiesa episcopale, durante la sua carriera cercò inoltre di pubblicare una traduzione alternativa del Nuovo Testamento, molto più corta della versione originale che verrà pubblicata con il titolo di “Jefferson Bible”.
Nel 1808, Jefferson decise di ritirarsi e tornare nella sua casetta sul Monticello e riprendere la sua vita semplice e tranquilla dedicandosi alla scienza e all’architettura. Proprio in quest’ultima disciplina, dimostra grandi abilità e si dedica ad alcuni progetti, tra cui la sua stessa casa che oggi è diventata Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Inoltre, stesso in Virginia fonda l’Università di Virginia.
Thomas Jefferson muore all’età di ottantatré anni il 4 Luglio 1826, giorno del 56° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana.
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Frasi di Thomas Jefferson:
“Camminare è il miglior esercizio possibile. Abituati a camminare molto lontano.”
“Chi riceve un’idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia; come chi accende la sua candela con la mia riceve luce senza lasciarmi al buio.”
“L’albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il concime naturale.”
“Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.”
“Ci si serve del ridicolo quando si ha la ragione contro.”
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NEL LINK in alto è presente il lavoro multimediale, da dove è possibile scaricarlo in formato PDF…
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Thomas-Jefferson-PDF.
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